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Marianna Vertola, dalla moda alla Tv

Marianna Vertola è decisamente una delle showgirl più amate del momento, ma anche una vera e propria star su Instagram dove ha oltre 250mila followers. La bella Marianna, dopo aver un trascorso da giovanissima nel mondo della moda, tra sfilate e shooting fotografici, è approdata con successo ai programmi televisivi.

Di pari passo con la sua carriera nel mondo dello show business, però, Marianna Vertola si è dedicata anche allo studio. Infatti, ha conseguito la maturità scientifica, approfondendo gli studi e la pratica della dizione, bon ton, portamento e posa fotografica. Attualmente, Marianna, tra le altre cose, è una studentessa di Scienze della Comunicazione e parla fluentemente Inglese.

Marianna Vertola sembra essere abituata ai riflettori dello spettacolo e ha iniziato la sua carriera a soli 12 anni, diventando anche testimonial della Qatar Airways, ma sempre sognando la televisione. Tra le prime esperienze in Tv, la bella Marianna Vertola ha affiancato Raffaele Auriemma nella conduzione del programma “Si gonfia la rete”, dedicato al calcio napoletano e andato in onda sulle reti locali.

La bellezza e il carisma di Marianna Vertola le ha permesso di arrivare alle tv nazionali dove ha condotto il reality “Eight Rooms”, andato in onda su Canale Italia, in cui partecipava come concorrente anche l’affascinante Nina Moric. E’ stato nel 2019, però, a “Temptation Island” che Marianna ha stregato tutti, i partecipanti sull’isola ed il pubblico a casa. Durante questa esperienza, Marianna Vertola, entrata come “tentatrice”, ha sconvolto la coppia formata da Cristina e David. Dopo essersi lasciata andare in un ballo particolarmente sensuale con il bel David, la reazione di Cristina non è tardata ad arrivare.

Marianna Vertola è una vera ammaliatrice e, anche sul palcoscenico di Uomini & Donne del 2020 è riuscita a creare non poco scompiglio. Infatti, tra le sue mire è finito il tronista Carlo Pietropoli che, ovviamente, non è riuscito a resistere al fascino della bella showgirl napoletana. Tra i due è nato subito un piacevole feeling che è ha portato poi la coppia anche a fare qualche uscita in esterna.

Marianna Vertola, come si legge sul suo sito ufficiale, ha un fisico statuario con tratti mediterranei: infatti, è alta 1,79, ha capelli castani, occhi color verde acqua e veste la taglia 40. “Oltre le gambe c’è di più”, diceva Sabrina Salerno ed è proprio questo il caso: a colpire non è solo il fisico di Marianna, ma anche la sua verve e la sua simpatia che, tra l’altro, traspare anche dai suoi tantissimi post su Instagram.

Marianna Vertola è molto riservata e non si sa molto della sua vita privata. Dalle foto del suo Instagram si intravede la sua casa, a Napoli, dove abita con la famiglia ed alcuni animali. La sua gatta e la pappagallina Sophie sono quasi sempre presenti nelle sue foto. Oltre ad avere la passione per gli animali, però, Marianna ama anche il calcio e i viaggi. Tra le ultime destinazioni di Marianna ci sono state Londra e Dubai e qui, un bello scatto in bikini, la ritrae presso un club esclusivo dove si era recata per festeggiare il suo compleanno.

 

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A Vercelli per il lungometraggio “LUPO BIANCO”

Vercelli si trasforma in set cinematografico. Nella città  piemontese si svolgeranno le riprese del film “Lupo Bianco”, ispirato alla vera storia del filantropo vercellese Carlo Olmo che grazie alla sua generosità a marzo ha acquistato e distribuito gratuitamente alla popolazione, ai medici e agli infermieri oltre 160 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale permettendo di contenere la diffusione del Coronavirus.

A breve si svolgeranno i provini tramite streaming per comparse e piccoli ruoli (per candidarsi inviare un’email a castinglupobianco@outlook.it) .
Per gli attori sarà una bella occasione per recitare in un lungometraggio che si preannuncia carico di emozioni, e che sicuramente farà parlare la critica e il grande pubblico.

Per i provini si ricercano le parti di Carlo bambino (un bambino di 6 e uno di 8 anni), di Carlo adolescente (14 anni) e un ragazzo di 13/15 anni che sappia recitare e praticare il Kung Fu e/o Karate  e infine  comparse  dai 18 ai 60 anni .

La produzione esecutiva di CinemaSet  è già al lavoro: il film, ideato da Diego Cammilleri, è stato scritto da Stephanie Beatrice Genova e sarà diretto dal regista Tony Gangitano. Sono pronte anche le musiche a cura di Serena Rubini, Marco Giva, Silvia Poy e Francesco Cilione.
Formato il cast inizieranno subito le riprese che si svolgeranno a Vercelli e provincia, a Bergamo, a Palermo e a Roma.

Il film “Lupo Bianco” – che arriverà nelle sale cinematografiche alla fine  del 2021 – è un lungometraggio che ripercorre la vita di Carlo Olmo, avvocato e maestro dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Vercelli che grazie alla sua generosità e ai suoi importanti contatti con la comunità cinese (sia in Italia sia in Cina) è riuscito a recuperare e a donare nel momento di maggiore bisogno oltre 160 mila tra mascherine e protezioni individuali che hanno permesso di contenere il contagio.
Olmo, mentre in Italia era difficile trovare anche le semplici mascherine chirurgiche, aveva fatto pervenire un ingente e costoso carico di dispositivi di protezioni individuali che ha distribuito gratuitamente ai cittadini, ai medici di famiglia, ai medici e agli infermieri che lavoravano negli ospedali e nelle case di riposo. Ma Olmo non ha pensato soltanto alla sua comunità. Infatti parte del carico era stato destinato anche agli ospedali delle vicine Lombardia e Liguria che in quelle settimane erano nel caos.

La  generosità di Carlo Olmo non è passata inosservata e il l’avvocato piemontese è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gli ha conferito il titolo di Cavaliere. Una cerimonia intensa durante la quale oltre una cinquantina di cittadini sono stati insigniti del cavalierato per aver – a diverso titolo – contribuito a contrastare la diffusione della pandemia in Italia.

Il film “Lupo Bianco” non racconterà soltanto dell’impegno di Olmo in questa difficile emergenza sanitaria. Ma ripercorrerà tutta la vita del filantropo piemontese che è stato adottato da un ricco avvocato che lo ha portato via da un orfanotrofio dove aveva subito anche abusi sessuali. Olmo ha dedicato la sua vita allo studio delle filosofie orientali, alla pratica delle arti marziali e soprattutto all’aiuto al prossimo.
E sarà proprio l’attenzione alle persone che vivono in una condizione di bisogno la “morale” di questo film. “Lupo Bianco” ha infatti ottenuto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e il prossimo anno scolastico verrà proiettato nelle scuole italiane. Lo scopo non è solo quello di raccontare una bella storia, ma di sollecitare nello spettatore lo spirito di generosità che da sempre muove le azioni di Carlo Olmo affinché, fin dai banchi di scuola, si impari a guardare oltre il proprio orticello e a mettersi a disposizione della comunità

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NurSind Care Film Festival: una nuova collaborazione con Antonio Chiaramonte

Il mondo del cinema è sicuramente un ambiente dinamico e fiorente.

Tuttavia non è così comune che si usi questo meraviglioso mezzo per portare avanti messaggi e tematiche importanti, e soprattutto provare a fare la differenza a livello sociale.

Fortunatamente si è aperta una nuova collaborazione tra due importanti protagonisti della scena cinematografica attuale: CinemaSet e NurSind Care Film Festival  .

Una partnership stimolante quella tra CinemaSet  e NurSind Care Film Festival, che va alla ricerca del nuovo, fiuta l’originalità dei processi creativi e li attualizza concretamente.

Entrambe creano aperture nella storia, visioni abbaglianti, punti di connessione tra la realtà e le sue innumerevoli proiezioni.

Il NurSind Care Film Festival è il PRIMO CONCORSO INTERNAZIONALE PER CORTOMETRAGGI SUL TEMA DEL “PRENDERSI CURA”, e con la prossima raggiungerà la sua IV, fortunata edizione.

NurSind Care Film Festival

Questo innovativo festival nasce con lo scopo di diffondere proprio la cultura del “prendersi cura”, partendo dal presupposto che nessun essere umano può bastare a sé stesso ma, in un’ottica sistemica, ogni essere umano vive all’interno di un legame di interdipendenza con altri esseri umani.

In altre parole, ognuno di noi non può fare a meno dell’altro.

Un messaggio sicuramente profondo e molto importante, che apre a diversi spunti per riflessioni di alto livello ed iniziative necessarie.

Per questo motivo la nuova collaborazione con CinemaSet, impegnata come poche altre case di produzioni a livello sociale, promette di regalare grandi emozioni e soddisfazioni.

NurSind Care Film Festival – la dichiarazione di Antonio Chiaramonte

Proprio riguardo questa fortunata collaborazione, abbiamo voluto riportare la dichiarazione rilasciata dal presidente della CinemaSet, il produttore cinematografico Antonio Chiaramonte.

NurSind Care Film Festival

“Sono felice di annunciare –  dichiara Antonio Chiaramonte –  che è nata una nuova collaborazione molto importante per CinemaSet con il prestigioso NurSind Care Film Festival.

E’ bastata solamente una lunga conversazione telefonica, dato le distanze chilometriche che dividono le nostre due sedi, per trovare uno scambio di prospettive e vedute, avendo già in comune il tema principale del “prendersi cura”.

Nei giorni successivi, ciò discusso telefonicamente, è stato concordato personalmente con la direzione amministrativa e artistica del festival.

Un festival che si impone già nella scena internazionale, un’impronta all’avanguardia ed una occasione in più per approfondire insieme le problematiche sociali e cercare di contribuire con il nostro lavoro a migliorarle.

Il prossimo anno a fare da cornice al festival ci saranno alcune novità assolute che molto presto saranno rese note alla stampa.”

Non ci resta quindi che attendere, certi che questo connubio appena nato ci riserverà sicuramente incredibili sorprese.

L’arte e soprattutto il cinema come mezzo per il sociale è un’iniziativa potente, un modo per far arrivare a tutti un messaggio importante, perciò ci auguriamo che questa sia solo la prima di tante collaborazioni.

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Parlamento al voto per eleggere il presidente della Commissione Europea

Si chiama Ursula von der Leyen la candidata alla presidenza della Commissione Europa. Il voto avverrà oggi a Strasburgo dove gli europarlamentari saranno chiamati a decidere se eleggere o meno la ministra della difesa tedesca come presidente della Commissione dell’UE. Circa 200 milioni di persone hanno votato alle elezioni del Parlamento Europeo ed ora una delle prime azione di quest’ultimo dovrà essere quella di nominare il prossimo presidente della Commissione. Se la votazione non andrà a favore della candidata, il Consiglio Europeo avrà un mese di tempo per scegliere un’altra persona.

Chi è Ursula von der Leyen

La candidata scelta dai leader europei è un membro del partito che ha vinto la maggior parte dei seggi al parlamento. Il giorno dopo la sua nomination, von der Leyen ha incontrato il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e i vari gruppi politici, per ottenere la loro fiducia.  Durante il suo discorso al Parlamento ha fatto riferimento a Simone Veil, prima presidente donna, dicendo: “Quarant’anni dopo finalmente è di nuovo una donna ad essere candidata alla Presidenza della Commissione europea”.

Continua dicendo che sarà nemica di chi vuole indebolire l’Europa, la quale invece va rafforzata. Riguardo al voto dice di essere sollevata di non ricevere il consenso dei sovranisti e afferma che non ricevere il loro voto lo considererà un premio per ciò che lei ha fatto durante il suo lavoro. Sul tema immigrazione la sua posizione è quella che, giustamente, le vite in mare vanno salvate e inoltre dice che “L’UE ha bisogno di frontiere umane, dobbiamo salvare le vite, ma dobbiamo anche ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti”.

Per quanto riguarda la Brexit, invece, la candidata è disposta a prorogare il processo di uscita se ci fosse bisogno di più tempo per motivi validi. In ogni caso, comunque vadano le cose, il Regno Unito rimarrà un alleato dell’Europa e un partner economico. Un altro tema molto importante per la candidata tedesca è quello del salario minimo europeo: “Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa”.

Foto:  I Nuovi Vespri ;Irish time

 

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Grave blackout a Manhattan. Oltre 40 mila persone senza luce

Si è verificato sabato sera (circa sei ore fa) il blackout che ha investito la maggior parte delle zone di Manhattan, a New York. Le parti più interessate sono state quelle del Midtown, che è composta principalmente di hotel, e dell’Upper Side .

Le zone colpite dal blackout

Schermi luminosi di Times Square spenti, insegna del Radio Music Hall senza luce, spettacoli cancellati nei cinema e a Broadway , persone evacuate dal Lincoln Center, questi sono stati gli scenari ai quali i cittadini di New York hanno dovuto assistere. Ma coloro che sono stati colpiti di più sono state le persone che si trovavano in metropolitana (affollata più del solito durante i fine settimana) o negli ascensori, le quali sono rimaste bloccate nei primi momenti dell’assenza di energia elettrica. Successivamente, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, sono state liberate e sono ritornate alle normalità.

Il buio improvviso ha investito anche le strade cittadine creando scompiglio alla circolazione, per via dei semafori spenti. Anche il Columbus Circle, che è molto frequentato dai turisti ed è una delle zone più trafficate, è stato evacuato. Anche per i fan di Jennifer Lopez non è stata una piacevole serata. Dopo che la cantante è salita sul palco del Madison Square Garden ha dovuto comunicare al suo pubblico che il concerto sarebbe stato annullato per via dell’interruzione di corrente.

La causa del blackout

Secondo le dichiarazioni del sindaco della città Bill de Blasio e del governatore dello stato di New York Andrew Cuomo, la causa del blackout sarebbe stata un’esplosione ad una centralina elettrica che ha conseguentemente portato problemi ad altre sei nodi di distribuzione dell’energia elettrica. La società che gestisce la rete elettrica della città ha dichiarato che il guasto è stato risolto e la corrente è stata ripristinata verso mezzanotte.

 

Foto: Sky TG24; Mirror

 

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Incidente mortale a Ragusa, due bambini travolti da un Suv.

Una tragedia fatale quella accaduta in Sicilia, a Vittoria in provincia di Ragusa. Due cuginetti di 11 e 12 anni stavano giocando col telefonino sull’uscio del vicino di casa quando improvvisamente sono stati travolti da un Suv pirata.

Le condizioni dei due cuginetti

Purtroppo per Alessio, 12 anni, non c’è stato nulla da fare quando i medici sono arrivati sul posto. La giovane vittima, infatti, è morta sul colpo, mentre l’altro bambino Simone di 11 anni si trova in gravi condizioni. Quest’ultimo è stato operato, ma i medici hanno dovuto amputargli le gambe, che sono state troncate dalla vettura a folle velocità. Ora è stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale messinese per riprendersi dal delicato intervento.

Il conducente assassino

Al volante della Jeep Renegade, che ha investito i bimbi, vi era Rosario Greco, 37enne figlio di un boss, che è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.  Egli è risultato positivo all’alcool test, con un tasso alcolico quattro volte superiore al limite consentito per legge, e ha confessato anche di aver assunto delle droghe.  Secondo una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, l’uomo avrebbe perso il controllo dell’auto durante una manovra di sorpasso, che sarebbe costata la vita dei poveri cuginetti.

Ma non è tutto: il guidatore del Suv si è dato alla fuga, dopo un inseguimento, però, gli agenti della polizia sono riusciti a fermarlo. Nell’auto non era da solo, ma vi erano anche altri tre passeggeri che si sono dileguati subito dopo l’incidente e che ora anche loro sono sotto indagini. I poliziotti, all’interno dell’autovettura, hanno trovato anche una mazza da baseball e uno sfollagente telescopico, una specie di manganello. Tutti questi oggetti, insieme alla macchina, sono stati naturalmente confiscati.

 

 

Foto: Corriere della Sera; Corriere TV

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Invalsi: “bocciati” la maggior parte degli studenti (e dei docenti)

I risultati del Rapporto Invalsi 2019 non sono per nulla positivi. Il quadro delineato presenta degli studenti sempre più “ignoranti”, ma la fotografia scattata dell’Invalsi sul nostro territorio pone un problema ancora più grande: il divario tra il Nord e il Sud.  Ieri mattina, alla Camera, sono stati presentati dal Ministro dell’Istruzione i dati relativi ai risultati delle Invalsi; lo stesso si dice preoccupato e stando alle sue parole l’inclusione di tutti gli studenti è un obbiettivo molto lontano.

I risultati delle Invalsi alle elementari

Per quanto riguarda la scuola primaria, i risultati delle prove Invalsi di italiano sono pressoché simili sul tutto il territorio italiano. In Matematica, invece, bisogna studiare di più. Si possono notare, infatti, notevoli differenze tra le regioni del nord e quelle del Mezzogiorno, specialmente Campania e Sardegna, dove gli alunni di quinta elementare hanno registrato risultati più bassi rispetto alla media nazionale.

Le Invalsi nelle scuole secondarie

La situazione peggiora nelle scuole medie e in quelle superiori. Tra gli studenti italiani il 35% non comprende un testo. Per la prima volta, quest’anno, anche i maturandi hanno dovuto sottoporsi al test Invalsi e in particolare, in matematica si hanno i risultati più scarsi: il 40% non ha raggiunto la sufficienza nelle prove che si basavano sull’interpretazione di grafici e sulla risoluzione di equazioni. Il problema aumenta in Sardegna, Sicilia, Campania e in Calabria dove le insufficienze arrivano fino al 60% degli studenti.

La nota dolente: le Invalsi di inglese

Beh, di sicuro non c’è da meravigliarsi: gli studenti, specialmente quelli delle superiori, sono costretti a studiare per molti anni la letteratura inglese, mentre sono pochi quei docenti che fanno esercitare i propri alunni sull’ascolto e nella conversazione. E poi ci lamentiamo dei risultati: dopo ben 13 anni di scuola, il 10% degli studenti non raggiunge nemmeno il B1 nella parte del reading (lettura e comprensione di un testo).

Nella prova del listening (ascolto), invece, solo il 35% degli studenti di tutta Italia raggiunge il B2, livello minimo del quadro di riferimento europeo. Per non parlare delle regioni del sud, dove la percentuale scende addirittura al 15% circa.


Foto: Il Sole 24 ore; Invalsi; Focus Junior

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Universiadi: arrivano i primi risultati positivi per l’Italia

Le Universiadi, che quest’anno si svolgono a Napoli, sono da poco iniziate, ma già si possono notare grandi risultati per l’Italia, che si è classificata sul podio in diverse categorie, ma la più grande soddisfazione arriva dalla scherma, in cui siamo riusciti a conquistare l’oro. Non mancano però ulteriori riconoscimenti da parte degli altri sport, come nuoto, tuffi e ginnastica artistica.

La vittoria nella scherma

Il primo grande orgoglio per gli azzurri è sicuramente quello della vittoria da parte della fiorettista Erica Cipressa, la quale si è classificata prima. Questa è riuscita a battere in finale l’avversaria francese Morgane Patru, alla quale è andata la medaglia d’argento, per 15 a 3.  Ma oltre al primo posto della fiorista veneta, sul podio c’è anche un’altra italiana sempre delle Fiamme oro: è l’azzurra Camilla Mancini, alla quale, invece, è andato il terzo posto.

Trionfi anche nel nuoto e nei tuffi

La prima medaglia del nuoto è stata conquistata dall’Italia grazie a Matteo Ciampi, che è riuscito ad arrivare secondo nella gara dei 400 metri stile libero. Lo studente di 22 anni dell’’Università Roma Tre, per il quale è la prima esperienze alle Universiadi, ha conquistato l’argento con il tempo di 3’50”04.  Il nuotatore, che ha avuto anche successo al Settecolli di Roma vincendo l’oro dei 200 metri, è stato superato solo dal giapponese Yoshida e parteciperà anche ai prossimi Mondiali di Gwangju. Anche le squadre di 4×100 maschile e femminile si sono fatte valere, conquistando entrambe il bronzo.

Per la categoria tuffi, il 22enne triestino Gabriele Auber, che frequenta l’Università Niccolò Cusano, si è classificato terzo nella finale del trampolino da 1 metro. Questa però non è la prima medaglia per Auber, ma ne aveva conquistato anche un’altra alle Universiadi di Taipei 2017 dal trampolino di tre metri.

Medaglia di bronzo per la ginnastica artistica femminile

Un risultato incredibile anche per le azzurre, che grazie alla loro ottima performance, sono riuscite a far guadagnare all’Italia la prima medaglia della storia delle Universiadi femminili per la ginnastica artistica. Le tre caporali dell’Esercito Italiano sono riuscite ad ottenere il bronzo totalizzando un punteggio complessivo di 103.500 punti. Davanti a loro si sono classificati primi e secondi rispettivamente la Russia e il Giappone.

Foto:  Il Sussidiario; Zerottonove; Fanpage; OA Sport

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Ritirate le accuse di molestie sessuale per Kevin Spacey

Tre giorni fa era iniziato il processo che vedeva come imputato il famoso attore di Hollywood Kevin Spacey, il quale era stato accusato da un ragazzo diciottenne di molestie sessuali. Adesso invece, quest’ultimo ha ritirato volontariamente la propria denuncia. Il suo legale Mitchell Garabedian, infatti, secondo quanto riporta il Boston Herald, ha inviato una lettera da parte del suo cliente al tribunale, chiedendo di far cadere le accuse.

La presunta molestia

Il giovane aveva raccontato alle autorità che l’attore lo molestò nel 2016. La presunta vittima lavorava in un bar di Nantucket come cameriere e, in base alla sua testimonianza, Spacey sarebbe entrato nel negozio e gli comprò diverse bevande alcoliche pur sapendo che il giovane non avesse ancore raggiunto l’età consentita per bere che è di 21 anni.

Sempre secondo quanto afferma l’accusa, il vincitore di premi come Golden Globe ed Emmy  accompagnò il giovane a casa, dove gli accarezzò la gamba, si sbottonò i pantaloni e si toccò il pene mentre lo stava palpeggiando.

I messaggi incriminanti

La motivazione di questa rinuncia a procedere con il processo da parte della possibile vittima non è ancora chiara. C’è da dire però che la decisione di fare marcia indietro è arrivata dopo che, durante l’udienza preliminare, l’avvocato di Spacey (che rischiava 2 anni di reclusione) aveva messo in risalto la bassa credibilità del giovane. Questo, infatti, aveva presentato come prova dei messaggi che secondo il legale dell’attore, però, non erano completi. Mancherebbero all’appello, infatti, alcuni messaggi, che la vittima avrebbe nascosto, contenti delle foto scambiate con Spacey che dimostrerebbero la sua innocenza.

Il giudice  pertanto, ha chiesto all’accusa una copia completa dei messaggi, che però non è mai arrivata, in quanto le accuse sono state ritirate prima. Per il momento quindi l’attore può ritornare a casa sua e chissà, magari lo potremmo anche ritrovare in una nuova stagione di House of Cards.

 

Foto: Mondo Fox; Bergamo News

 

 

 

 

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La California trema ancora: terremoto di magnitudo 7.1

Dopo una scossa di terremoto di magnitudo 6.4, avvenuta nella località di Ridgecrest il venerdì sera, il Sud della California è stato colpito nuovamente con una scarica ancora più violenta. Si dice che questa sia stata la più forte degli ultimi 20 anni. L’ultima scossa di magnitudo 7.1, infatti, secondo quanto riporta la portavoce della Contea di Kern, ha lasciato circa 2000 persone senza luce. Inoltre si sono registrati anche incendi e feriti multipli, ma per fortuna nessun deceduto.

La paura del terremoto

Verso le 20:19 (le 5:19 in Italia) i cittadini della California sono stati allarmati dal sisma, il quale, secondo l’Istituto di geofisica americano (Usgs), è stato registrato ad una profondità di soli 900 metri. L’epicentro è stato localizzato dagli studiosi a circa 180 chilometri da Los Angeles, nei pressi appunto della città di Ridgecrest.

Lo scenario al quale hanno dovuto assistere le persone includeva piscine che straripano, auto che sbandano, lampadari che oscillano e anche dirette TV interrotte. Il sisma ha provocato circa 1.400 scosse di assestamento e secondo i testimoni sarebbe durato almeno 30 secondi. Anche in Messico è stata avvertita qualche piccola scossa, ma qui non si sono registrati particolari danni.

Nonostante la forte scossa, il dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles ha fatto sapere che nessuno è rimasto ucciso o ferito a seguito della scossa e né tantomeno si sono stati registrati danni infrastrutturali gravi. Ma comunque i vigili dicono potrebbero esserci altre scosse e attraverso un comunicato affermano: «Vi chiediamo di considerare il terremoto di stanotte come un promemoria per essere preparati».

 

Foto: NotizieIN; InMeteo