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Vercelli si trasforma in set cinematografico. Nella città  piemontese si svolgeranno le riprese del film “Lupo Bianco”, ispirato alla vera storia del filantropo vercellese Carlo Olmo che grazie alla sua generosità a marzo ha acquistato e distribuito gratuitamente alla popolazione, ai medici e agli infermieri oltre 160 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale permettendo di contenere la diffusione del Coronavirus.

A breve si svolgeranno i provini tramite streaming per comparse e piccoli ruoli (per candidarsi inviare un’email a castinglupobianco@outlook.it) .
Per gli attori sarà una bella occasione per recitare in un lungometraggio che si preannuncia carico di emozioni, e che sicuramente farà parlare la critica e il grande pubblico.

Per i provini si ricercano le parti di Carlo bambino (un bambino di 6 e uno di 8 anni), di Carlo adolescente (14 anni) e un ragazzo di 13/15 anni che sappia recitare e praticare il Kung Fu e/o Karate  e infine  comparse  dai 18 ai 60 anni .

La produzione esecutiva di CinemaSet  è già al lavoro: il film, ideato da Diego Cammilleri, è stato scritto da Stephanie Beatrice Genova e sarà diretto dal regista Tony Gangitano. Sono pronte anche le musiche a cura di Serena Rubini, Marco Giva, Silvia Poy e Francesco Cilione.
Formato il cast inizieranno subito le riprese che si svolgeranno a Vercelli e provincia, a Bergamo, a Palermo e a Roma.

Il film “Lupo Bianco” – che arriverà nelle sale cinematografiche alla fine  del 2021 – è un lungometraggio che ripercorre la vita di Carlo Olmo, avvocato e maestro dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Vercelli che grazie alla sua generosità e ai suoi importanti contatti con la comunità cinese (sia in Italia sia in Cina) è riuscito a recuperare e a donare nel momento di maggiore bisogno oltre 160 mila tra mascherine e protezioni individuali che hanno permesso di contenere il contagio.
Olmo, mentre in Italia era difficile trovare anche le semplici mascherine chirurgiche, aveva fatto pervenire un ingente e costoso carico di dispositivi di protezioni individuali che ha distribuito gratuitamente ai cittadini, ai medici di famiglia, ai medici e agli infermieri che lavoravano negli ospedali e nelle case di riposo. Ma Olmo non ha pensato soltanto alla sua comunità. Infatti parte del carico era stato destinato anche agli ospedali delle vicine Lombardia e Liguria che in quelle settimane erano nel caos.

La  generosità di Carlo Olmo non è passata inosservata e il l’avvocato piemontese è stato premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gli ha conferito il titolo di Cavaliere. Una cerimonia intensa durante la quale oltre una cinquantina di cittadini sono stati insigniti del cavalierato per aver – a diverso titolo – contribuito a contrastare la diffusione della pandemia in Italia.

Il film “Lupo Bianco” non racconterà soltanto dell’impegno di Olmo in questa difficile emergenza sanitaria. Ma ripercorrerà tutta la vita del filantropo piemontese che è stato adottato da un ricco avvocato che lo ha portato via da un orfanotrofio dove aveva subito anche abusi sessuali. Olmo ha dedicato la sua vita allo studio delle filosofie orientali, alla pratica delle arti marziali e soprattutto all’aiuto al prossimo.
E sarà proprio l’attenzione alle persone che vivono in una condizione di bisogno la “morale” di questo film. “Lupo Bianco” ha infatti ottenuto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e il prossimo anno scolastico verrà proiettato nelle scuole italiane. Lo scopo non è solo quello di raccontare una bella storia, ma di sollecitare nello spettatore lo spirito di generosità che da sempre muove le azioni di Carlo Olmo affinché, fin dai banchi di scuola, si impari a guardare oltre il proprio orticello e a mettersi a disposizione della comunità