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La California trema ancora: terremoto di magnitudo 7.1

Dopo una scossa di terremoto di magnitudo 6.4, avvenuta nella località di Ridgecrest il venerdì sera, il Sud della California è stato colpito nuovamente con una scarica ancora più violenta. Si dice che questa sia stata la più forte degli ultimi 20 anni. L’ultima scossa di magnitudo 7.1, infatti, secondo quanto riporta la portavoce della Contea di Kern, ha lasciato circa 2000 persone senza luce. Inoltre si sono registrati anche incendi e feriti multipli, ma per fortuna nessun deceduto.

La paura del terremoto

Verso le 20:19 (le 5:19 in Italia) i cittadini della California sono stati allarmati dal sisma, il quale, secondo l’Istituto di geofisica americano (Usgs), è stato registrato ad una profondità di soli 900 metri. L’epicentro è stato localizzato dagli studiosi a circa 180 chilometri da Los Angeles, nei pressi appunto della città di Ridgecrest.

Lo scenario al quale hanno dovuto assistere le persone includeva piscine che straripano, auto che sbandano, lampadari che oscillano e anche dirette TV interrotte. Il sisma ha provocato circa 1.400 scosse di assestamento e secondo i testimoni sarebbe durato almeno 30 secondi. Anche in Messico è stata avvertita qualche piccola scossa, ma qui non si sono registrati particolari danni.

Nonostante la forte scossa, il dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles ha fatto sapere che nessuno è rimasto ucciso o ferito a seguito della scossa e né tantomeno si sono stati registrati danni infrastrutturali gravi. Ma comunque i vigili dicono potrebbero esserci altre scosse e attraverso un comunicato affermano: «Vi chiediamo di considerare il terremoto di stanotte come un promemoria per essere preparati».

 

Foto: NotizieIN; InMeteo

 

 

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Ed Sheeran: a Milano una stanza tutta dedicata a lui

Tutti i fan del cantante pop inglese lo aspettavano da tempo. Una “experience room”, così l’hanno definita la Ed Quarter, una stanza interattiva che si trasformerà in un luogo di ritrovo per i fan più sfegatati, in attesa della pubblicazione del suo nuovo album NO.6 COLLABORATIONS PROJECT.

L’uscita del nuovo album è prevista per il 12 luglio. Intanto la Mondadori di Milano ha pensato bene di riempire Piazza Duomo di giochi, esperienze musicali e negozi dedicati al cantautore britannico. I fan potranno partecipare all’appuntamento a partire dalla mezzanotte dell’11 luglio, quando questi potranno da subito acquistare in nuovo album. Il tutto proseguirà fino alla domenica, 14 luglio.

Protagonista dell’Ed Quarter sarà la musica

Oltre ad ascolare le nuove canzoni di Ed Sheeran, i fan avranno modo di scattare foto entrando nel video di “I Don’t Care” attraverso photo booth speciali e ci sarà la possibilità di avere merchandising ufficiali ed esclusivi solo per questo punto di vendita. Infine sarà possibile anche lasciare una dedica ad Ed. Ma comunque la vera protagonista di questa occasione sarà la musica: la Warner Music, infatti, darà la possibilità di esibirsi ai nuovi cantanti emergenti, ovviamente potranno rigorosamente cantare solo i brani di Ed Sheeran.

Oltre a tutto ciò, sarà messo a disposizione di tutti anche un karaoke così che tutti potranno divertirsi cantando le canzoni più famose di Ed insieme ai propri amici. Inoltre verrà fatta anche una selezione e i più fortunati, i veri amanti della musica di Sheeran, potrebbero diventare i protagonisti della Ed experience .

 

Foto: Canale105; Top Girl

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Il brano di Mahmood “Soldi” sfonda le classifiche

La canzone di Mahmood, dopo aver fatto vincere al cantante il Festival di Sanremo e dopo aver fatto conquistare il secondo posto all’Italia al podio dell’Eurovision Song Contest, ha battuto ogni record. Il suo successo da quando esiste lo streaming non si è mai fermato, tant’è che è risuscito a raggiungere le 100 milioni di visualizzazioni su YouTube. Addirittura, il brano “Soldi” è il primo nella classifica Global di Spotify ed è diventata la canzone italiana più ascoltata nell’era dello streaming.

Un vero e proprio orgoglio italiano e una reale soddisfazione per il cantante di 26 anni cresciuto nella periferia di Milano. Il suo, infatti, è disco di Platino nel nostro territorio e, grazie ai suoi concerti sold-out, è diventato disco d’oro in Spagna.

Il successo della canzone

Ma il clamore di questa canzone non si sente solo in Europa. Dopo la competizione tenutasi a Tel Aviv, gli israeliani vanno matti per Mahmood e specialmente per questa canzone. La canzone è in testa alla classifica di Galgalatz ( al radio dell’esercito israeliano) per la quarta volta. D’altronde la si ascolta ovunque alla radio, su Internet e anche nei negozi.

Cos’è che le ha fatto si che ricevesse così tanto successo? Beh, sicuramente il fatto che, a differenze della maggior parte delle canzoni moderne, parli di temi vicini agli ascoltatori, i quali si possono facilmente immedesimare nel cantante. Nella canzone Mahmood canta una frase in arabo che sta a significare figlio mio, amore, vieni qua. Soldi è dedicata al padre che ha lasciato lui e la sua famiglia quando il cantante aveva solo 6 anni.

 

Foto:  SportFair; Corriere

 

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“Brothers”: il nuovo singolo di Kanye West

Kanye West è stata una figura di divisione ultimamente, specialmente per via delle sue idee politiche, ma è anche un musicista di notevole fama. E ogni tanto, usce con una nuova canzone, come Brothers, che è la sua pubblicazione più apprezzata del 2019; ancora però il suo ultimo album Yandhi non è ancora presentato

Una parte del brano è stata mandata in onda durante il primo episodio della seconda stagione della serie televisiva Tales, prodotta da Irv Gotti. Lo stesso ha poi postato l’audio intero della canzone sul suo profilo Instagram. Brothers è stato tagliato dal network sul quale è messa in onda la serie, ma, come afferma Gotti, il pubblico doveva avere la possibilità di sentirlo comunque.

Il brano è stato scritto in collaborazione con Charlie Wilson, ma non è chiaro chi sia il soggetto di cui Kanye sta parlando nella canzone. CI sono molte speculazioni, però, e alcuni pensano possa essere Jay Z o Virgil.

 

Cos’è Brothers

La versione di Brothers, che è appena uscita, è lunga circa un minuto e mezzo. Questo brano è un lento ispirato al gospel. I temi trattati vanno dalla gioventù, agli errori fatti durante la vita e c’è inoltre una lunga riflessione sul bisogno di farsi perdonare. Il ritornello è la parte in cui le voci dei due cantanti, West e Wilson, si uniscono.

La canzone, a prima vista, sembra riguardare il recente avversario Jay-Z, che è anche il soggetto del brano di West’s Graduation Big Brother. Ma alcune delle linee indicano un’amicizia d’infanzia più grande, sarà questà forse una metafora?

Foto: Dlso; HotNewHipHop

 

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L’ultima di Morgan: «Non rompiamo i coglioni a Salvini!»

Potrebbe sembrare il nome di un suo singolo: dopo aver scritto Un giudice, Il mio mondo o La sera, “Non rompiamogli i coglioni” non suonerebbe male come nome titolo della sua prossima canzone. Purtroppo però, quella di Morgan, è la sua opinione in merito alla vicenda della Sea Watch. In una sua recente intervista all’Adnkronos ha suggerito di lasciare in pace il Ministro dell’Interno Salvini, nonché Vicepresidente del Consiglio, in quanto è stato votato dal popolo e quindi merita di proseguire il suo mandato senza andare in contro ad ostacoli.

L’intervista sul caso Sea Watch

A differenza di altri cantanti importanti, come Emma e J-Ax, i quali si sono schierati nettamente dalla parte opposta rispetto a quella di Salvini, il cantautore, invece, ha deciso di condividere la logica governativa del Ministro. Infatti, riguardo alla decisione del Gip di Agrigento, che ha stabilito il rilascio della comandante della nave Sea Watch 3, l’ex giudice di X Factor e di The Voice ha smesso di giudicare i cantanti e così ha deciso di dire la sua sull’operato degli altri.

Secondo Morgan dunque,  «Salvini in questo momento ha un compito molto gravoso. Le cose non nascono dal nulla: ci sono organizzazioni umanitarie, sociali e politiche che organizzano delle navi che vanno a raccogliere in mezzo al mare persone su delle barchette. Perché tutti i governi europei non parlano con queste organizzazioni umanitarie?»

Aggiunge poi che «un governo eredita una situazione, magari ha tante buone idee ma non è facile metterle in pratica, per cui non rompiamo i coglioni a Salvini, lasciamolo lavorare».  Questo sembrerebbe un modo per “riappacificarsi” con il Ministro. Poco tempo fa infatti, è scoppiata una piccola polemica tra il cantante e Salvini. Morgan, in un intervista al Corriere, aveva criticato l’esaltazione del vicepremier nei confronti di De Andrè, dicendo che dovrebbe approfondire maggiormente sul cantautore italiano. La risposta di Salvini non si è fatta aspettare più di tanto: «Effettivamente mi mancavano le lezioni di vita di Morgan».

L’ex leader dei Bluvertigo non crede, anche se così pare, che la vera intenzione di Salvini fosse quella di arrivare all’arresto della capitana Carola. Secondo Morgan, quindi, non si dovrebbe arrivare alle misure estreme, ma è necessario trovare una soluzione che accontenti tutti. Ciò di cui si dovrebbe realmente occupare un Ministro degli Interni, sempre secondo l’opinione del compositore, non dovrebbero essere delle soluzioni punitive, bensì cose edificanti.

Foto: Silenzi e Falsità; Secolo d’Italia